Il 2021 è l’anno delle grandi manovre nel mercato degli eCommerce

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Casaleggio Associati, ha realizzato anche per il 2021 un rapporto sugli eCommerce in Italia: non ci sono dubbi, il lockdown è stato il “tipping point” – il momento chiave – per il mondo eCommerce italiano, ormai maturo e quasi del tutto mainstream. Le aziende ne hanno vissuto, e ne stanno ancora vivendo gli effetti collaterali, con l’unico obiettivo di consolidare la propria posizione in un mercato online in crescita e, dunque, fortemente competitivo.

Nonostante il rallentamento delle attività economiche in generale, il COVID-19 ha generato un’impennata vertiginosa che ha favorito gli eCommerce e le trasformazioni digitali. Mentre infatti il lockdown diventava la “nuova normalità”, con una stima di oltre 390 mila serrande abbassate per chiusura definitiva, i business e i consumatori continuavano ad andare online sempre di più: la percentuale delle vendite online è cresciuta fino al 65%, mentre prima rappresentava “solo” il 30%. Di questa percentuale il 38% è avvenuto tramite marketplace, e il restante 27% sui singoli store.

Secondo i dati di Casaleggio Associati, infatti, gli utenti che accedono ad Internet nel mondo sono 4,6 miliardi, il 7% in più rispetto all’anno precedente, e rappresentano complessivamente il 59% della popolazione del pianeta. Di questi, il 93% (4,3 miliardi) accede alla rete da mobile, l’1% in più dell’anno precedente.

L’opzione dell’acquisto online sarà difficile da dimenticare per i milioni di italiani che ne hanno approfittato durante la pandemia, per necessità e non, e anche per i settori che hanno sofferto durante i mesi passati e che si sono affidati ai benefici derivanti dal commercio sul web. L’eCommerce è ormai un elemento strutturale e strategico per chiunque si approcci a produrre o distribuire in Italia, e la relativa accelerazione cominciata durante l’anno appena trascorso è quindi impossibile da ignorare.

È in atto un vero e proprio ridirezionamento mondiale verso lo shopping online, ormai destinato a diventare la normalità. Le statistiche riportano infatti che nel 2021 questi trend vedranno la loro conferma, raggiungendo inoltre una validazione esterna in termini di serietà assoluta: le vendite digitali saranno ormai considerate parte integrante e imprescindibile di qualsiasi business. C’è da dire che, in ogni caso, questa previsione non sembra poi così inaspettata.

Ad oggi, maggio 2021, il fatturato eCommerce vale globalmente 10.780 miliardi di dollari, con il quasi 40% attribuibile alle vendite al dettaglio. L’altra metà della percentuale è rappresentata dall’eCommerce b2c, che attualmente risulta in crescita rispetto alle precedenti rilevazioni e continuerà ad esserlo nella restante metà dell’anno, grazie all’aumento degli acquisti online degli utenti, ma anche a discapito della chiusura di moltissime attività commerciali.

I consumatori ormai, dopo aver affrontato la pandemia, hanno aspettative molto specifiche nei confronti delle aziende, e di conseguenza nuove abitudini di consumo che hanno come prerogativa la semplicità e la sicurezza: in sostanza ci si aspetta di vivere l’esperienza di acquisto online proprio come se lo stesso fosse stato fatto in un negozio fisico.

COSA DOVREBBE FARE UN BUSINESS NEL 2021: SCALARE LA PROPRIA STRATEGIA MULTICANALE

Per capitalizzare questo boom degli eCommerce, e superare la corsa alla competizione, è essenziale che un business si metta nell’ottica di ottimizzare le attività commerciali su tutti i canali possibili: in particolar modo su marketplace e social media.  Questo implica ovviamente anche sviluppare – o investire in – risorse tecnologiche che rendano libero il team di creare un’esperienza in cui i consumatori possano sentirsi veramente immersi.

La forza di un business risiede nella propria capacità di resilienza, nella velocità di adattamento ai cambiamenti, in questo caso nel passaggio dall’offline all’online, e soprattutto nell’abilità di soddisfare le esigenze dei consumatori. Quasi ogni azienda si è ritrovata costretta a rivedere il proprio business model, ciò dimostrato dal fatto che in un solo anno sono cresciute del 50% le nuove imprese registrate con il codice ATECO del commercio online, come anche le piccole e medie imprese che hanno scelto di inaugurare un eCommerce.

In Italia, le vendite digitali di questo anno passato hanno raggiunto un fatturato di oltre 48.2 miliardi di euro, spartiti nelle casse di moltissimi settori diversi, tra cui in particolare quelli del tempo libero, dei beni di largo consumo e dell’alimentare. Un italiano su due ha avuto a che fare con un brand online lo scorso anno, e questa percentuale vede davanti a sé un futuro in crescita.

L’andamento dei vari settori continuerà ad essere fortemente influenzato dalla pandemia, e per quanto riguarda gli obiettivi della strategia digitale che si pongono le aziende per il 2021 ci si concentrerà soprattutto sull’acquisizione di nuovi clienti e sulla fidelizzazione di quelli attuali, in gran parte conquistati nel corso dell’anno passato.

“La vera crescita del comparto eCommerce oggi è incentrata sul mercato interno. Per questo l’eCommerce, in un momento così difficile,  può essere un vero volano per l’economia italiana – spiega Davide Casaleggio, Presidente di Casaleggio Associati- . Il 2020 ha creato una domanda di milioni di persone che non avevano mai provato prima l’online, ma soprattutto ha spostato gli investimenti di molte aziende che vedono nella vendita online la via per gestire la crisi. Per questo motivo il 2021 – continua Casaleggio –  sarà l’anno delle grandi manovre nel mercato dell’eCommerce, con operazioni di consolidamento e un passaggio interno alle aziende dall’essere relegato ad un’area di ricerca e sviluppo diventando una parte fondamentale delle aziende.”

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