Sette consigli per scrivere un buon post per il blog aziendale

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Fino a qualche anno fa per essere un buon manager, o un buon commerciante, o comunque un buon imprenditore, non era necessario saper scrivere. La cultura umanistica per molti mestieri legati al business, sembrava un vecchio ricordo scolastico; bastava saper fare di conto ed avere tanta buona volontà e belle idee. Eppure le cose sono cambiate.

Ancora una volta è stato il digitale ad imporre nuove esigenze e strategie e inevitabilmente strumenti di lavoro ai quali sino a pochi anni fa non eravamo abituati. Saper scrivere oggi è un obbligo al pari della conoscenza della lingua inglese, e questo lo abbiamo già compreso nel momento in cui la comunicazione è diventata centrale per fare affari.

Dalla mail alla chat aziendale, dalle newsletter alla capacità di colloquiare con i clienti, c’è quasi sempre di mezzo la scrittura. Tutto questo diventa ancora più importante se pensiamo ai contenuti di web marketing; la buona scrittura per il digitale non prevede solo un’ottima (ottima, non sufficiente) conoscenza della sintassi, della grammatica, e anche degli stili di scrittura, ma persino delle nuove regole legate alla leggibilità sul web.

Queste ultime sono nozioni tecniche specifiche e a volte difficili da comprendere appieno, perché in continuo mutamento, ma di certo non possono essere ignorate.

Se avete scelto di curare un blog aziendale, probabilmente è perché avete capito che il vostro ecommerce necessita di contenuti che accompagnino la merce, ne spieghino le qualità e le finalità al cliente. Il blog aziendale sembrava uno strumento superato sino a pochi anni fa, poiché agli albori veniva per lo più considerato una sorta di diario personale utile a raccontare dei vissuti intimi o al massimo giornalistico -culturali. Se oggi si vende un cosmetico, o una scarpa, o una camicia di seta on line, è possibile che il blog aziendale possa – debba- aiutare il cliente ad orientarsi nella scelta e persino a preferire un eshop anziché un altro. Il perché ormai è chiaro: il blog aziendale è la “casa” di un’azienda, dunque di un’impresa o di un negozio digitale.

Noi di eShoppingAdvisor, piattaforma che in una certa misura ha investito anche sulla scrittura, visto che ospitiamo recensioni certificate e verificate redatte dagli stessi clienti, pensiamo che il blog aziendale sia un ottimo strumento da tenere in considerazione.

Oggi vogliamo invece chiarire quali sono i passaggi per la costruzione di un buon post, indipendentemente dai vostri contenuti.

Ecco dunque quali sono i 7 passaggi essenziali per scrivere un post di qualità.

Uno. Programmare il contenuto

Mai affidarsi all’ispirazione del momento. Farsi venire un’idea a caso, seppur interessante, ma non rispondente ad un preciso piano editoriale, non solo sarebbe una goccia che si perde nel mare magnum del web, ma non sarebbe percepito nella giusta maniera dai clienti-lettori. Un buon post blog obbedisce ad una strategia di contenuto già predisposta, con tanto calendario fissato. Il PED, il Piano editoriale è comunque fondamentale.

Se avete deciso di tenere un blog aziendale che rinforzi la vostra agenzia di viaggi, non è il caso di cambiare contenuti a seconda del vostro umore. Pensate a cosa possa servire davvero ai vostri potenziali clienti: è necessario per esempio che voi vogliate fortificare i viaggi in una certa area del pianeta? Volete dunque comunicare che siete specializzati in quel tipo di viaggi a differenza dei vostri competitor? Pensate allora ad una scaletta, almeno trimestrale, con alcuni punti chiave da distribuire. E poi via libera al racconto di storie locali, prospettive culturali, luoghi poco conosciuti tutti da scoprire, belle foto, qualche video eccetera.

Due. Lo stile deve essere sempre coerente

Come volete presentarvi così clienti? Con uno stile giovane e dinamico, oppure più formale? Questo dipende dal tipo di e-commerce che vi appartiene e alla nicchia alla quale vi rivolgete. Una volta stabilito, il tono di voce deve essere mantenuto sino alla fine.

Tre. La costanza

Dovete stabilire un calendario di uscite e avere il coraggio di non tradirlo mai. Non esistono delle regole vere proprie sul giusto numero di post al mese. Noi pensiamo che uno alla settimana posso garantirvi di certo un’ottima resa, ma se avete la possibilità di farlo potreste anche raddoppiare con due post settimanali o addirittura tre (ma solo se serve, se avete cioè dei contenuti che vi permettano di variare e non essere ripetitivi).

State pensando che sia troppo impegnativo? In verità lo è. Il content marketing non è una passeggiata e se lo si vuole far bene bisogna scrivere con competenza e qualità i contenuti necessari al blog che faccia al caso vostro, con alto tasso di utilità per chi vi legge, idee valide, belle storie e magari qualche emozione.

Inutile dirvi che esistono delle agenzie o anche liberi professionisti che possono fare al caso vostro. Se volete fare da voi, se vi fidate della vostra scrittura, della vostra capacità di pianificare e organizzare contenuti, procedete. Risparmierete denaro, ma di fatto avrete un piccolo lavoro part-time da affrontare nella vostra vita.

Quattro. Rispettare lunghezza e spazi

Vi sembra una banalità? Vi hanno detto che il web è fantasia e libertà e avete tutto lo spazio che volete a disposizione? State già partendo male. La scrittura per il web non ha nulla che vedere con quella “libera” su carta che ci hanno insegnato a scuola o all’università; lavora invece con un altro codice e deve fare i conti con un pubblico di lettori alle prese con poco tempo e poca voglia di approfondire. L’imperativo è offrire contenuti brevi (o comunque fluidi), utili e di qualità.

Naturalmente potrete anche scegliere dei contenuti molto lunghi o altamente professionalizzati e specialistici, ma di fatto restringerete il vostro pubblico e probabilmente non arriverete al vostro obiettivo che è quello di essere letti il più possibile, condivisi magari sui social e considerati utili da un numero molto ampio di persone.

Rispettare gli spazi significa evitare di scrivere periodi troppo lunghi: ricordatevi sempre di creare dei micro paragrafi che “creino respiro” tra un periodo e un altro. I neretti, i corsivi e i caratteri speciali vanno usati il più possibile e appropriatamente per non stancare e non apparire monotoni agli occhi dei lettori.

Cinque. Attenzione alla SEO

È un errore pensare che la tecnica SEO sia solo roba da super professionisti.

In verità dire SEO significa dire molte cose, tutte assieme. Scrivere un testo con le regole SEO significa capire quali sono le parole chiave utili che possono essere intercettate da Google, e permettervi di essere intercettati subito dai clienti; ma anche comprendere quali link siano necessari e magari in grado di rimandare a contenuti a loro volta popolari e ben frequentati (tutto ciò piace molto ai lettori ma anche all’algoritmo dei motori di ricerca).

Anche l’impatto delle foto e dei video può avere un peso specifico.

Sei. Aggiornatevi

Mettete sempre in conto l’idea di frequentare dei corsi online oppure in aula sulla scrittura digitale. Di solito sono molto coinvolgenti e aiutano non solo a capire l’importanza della tecnica di scrittura per un blog ma anche la strategia che sta dietro ogni post. Frequentateli almeno una volta l’anno. Se invece avete scelto di affidare a professionisti esterni la scrittura del vostro blog, frequentateli ugualmente anche solo ogni tanto; vi servirà a comprendere quali sono gli obiettivi digitali da raggiungere e potrete discuterne insieme ai vostri collaboratori.

Sette. Leggete i post delle altre aziende

No, non vi stiamo suggerendo di copiare (no fatelo mai, ma proprio mai).

Selezionate invece una serie di blog aziendali di alto livello, non necessariamente di grandi marchi ma di ecommerce che curano in maniera molto accurata la comunicazione web. Avrete tante idee a vostra disposizione, misurerete i vostri contenuti con quelli che somigliano al vostro business. Inutile dire che i blog aziendali migliori al mondo in questo momento sono quelli di matrice USA. (qui trovate un interessante elenco).

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