Le imprese vanno online

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In crescita l’ecommerce per le aziende dell’Isola, +7% sul 2012

Sicilia quarta per crescita in Italia, seconda al Sud dopo la Calabria. Il 15% del totale ha un sito con un negozio elettronico. Quasi la metà di chi ha una connessione internet ha fatto acquisti sulla rete nell’ultimo anno 

di Antonio Giordano 

Le imprese siciliane sono sempre più attratte dalle vendite online. Negli ultimi cinque anni, infatti, la Sicilia ha raddoppiato la sua performance sul fronte dell’e-commerce dopo Trentino, Calabria e Umbria, con un 15,64% di imprese attive nel commercio elettronico nel 2017. Lo rivela l’ «Identikit dello Shopping online 2018- il primo Report eShopping Advisor su acquisti e vendite online in Italia» commissionato dalla prima piattaforma di condivisione esterna delle recensioni, interamente dedicata agli acquisti online e specializzata in e-commerce, ideata da due imprenditori, Andrea Carboni e Andrea Ghiani. La ricerca inedita è stata realizzata sulla base della rielaborazione dei dati Istat a cura di Lucia Schirru-Sardegna Data Mirror. La percentuale siciliana è ancora modesta ma registra un + 7 punti percentuali rispetto al 2012; in questo modo la Sicilia si piazza quarta nella classifica delle regioni. Le imprese siciliane che hanno un sito Web/home page o almeno una pagina su Internet, nel 2017 sono state invece il 67,6%. Secondo i due founder di e Shopping Advisor.com, Carboni e Ghiani, «possedere un proprio sito web può essere considerato un buon indicatore per misurare la voglia d’indipendenza dai marketplace e la predisposizione alle vendite online delle aziende italiane. Con la stessa logica, abbiamo puntato alla costruzione di una piattaforma per le recensioni esterne, che assicura massima trasparenza per i consumatori e garanzie a prova di truffa per i negozianti». In generale, dalla ricerca emerge che gli italiani si rivelano sempre più buoni clienti dei negozi online, soprattutto al Nord e soprattutto gli uomini. Anche le imprese Made in Italy che scommettono sull’ecommerce risultano in continuo aumento e preferiscono rivolgersi ad acquirenti connazionali. Oggi la seconda regione più all’avanguardia in termini di vendite sul web è la Calabria, seppur staccata di 7 punti rispetto al Trentino, segue l’Umbria e poi un’altra regione meridionale, appunto la Sicilia.

A livello nazionale più della metà degli utenti italiani (il 53%) con accesso a Internet ha acquistato beni o servizi sul web nell’anno 2017. In Sicilia il 45,4% di quanti hanno i ternet in casa ha fatto acquisti online nel corso dell’ultimo anno mentre nel 2012 erano solo il 29%.

Cinque anni prima comprava online circa il 38% degli utiliz- zatori della rete. «Si tratta», si legge in una nota a commento dei dati, «di un notevole incremento considerato che negli ultimi 5 anni è aumentato anche l’accesso delle famiglie italiane: se nel 2012, infatti, accedeva alla Rete poco più della metà delle famiglie (il 55% e spesso con connessioni lente), nel 2017 hanno una connessione almeno 7 nuclei familiari su 10. Se però si guarda all’intero territorio nazionale, ci sono notevoli differenze. Cambia innanzitutto la possibilità di utilizzo del web; in Trentino la «copertura» di servizio è del 75%, in Calabria appena del 64%. E cambia anche la propensione agli acquisti online: il gap tra la Valle d’Aosta, prima regione in Italia per acquisti online e la Campania (ultima in classifica) è di ben 25 punti. Nella prima regione ha ordinato o comprato online il 63,3% degli utilizzatori di internet, nella seconda lo ha fatto appena il 38,4% di chi usa il web.

https://www.milanofinanza.it/news/le-imprese-vanno-online-2247586

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